GIOVANNI SCIARA
Giovanni Sciara è nato a Linguaglossa (CT), un paesino alle falde dell’Etna, dove attualmente vive. Si laurea in Medicina e Chirurgia. È presente nel dizionario biobibliografico degli autori siciliani tra Ottocento e Novecento, fa parte del comitato d’onore candidatura Unesco per la regione Sicilia, è socio onorario dell’Unione Cantastorie (“storytellers union in the world”), la sua scrittura viene classificata nella corrente letteraria del realismo magico siciliano.
Ha pubblicato: “Sull’antico stemma della chiesa di sant’Egidio Abate in Linguaglossa” (2005); “Nascita e morte del torrente Lavina” (2006); “Padre Bicicletta e altri racconti” (2007); “La grotta del fico nero” (2009); “Componimenti religiosi, d’amore e di sdegno dell’antica Linguaglossa” (2012); “I Vecchio a Linguaglossa e a Castiglione di Sicilia” (2013); “La fabbrica delle ostie” (2014); “Il brigante di Pietramarina” (2016); “Il brigante dell’Etna” (2016); “I monaci di Santu Stasi” (2017); “La baronessa di Gibilrossa” (2017). Suoi scritti sono stati tradotti e pubblicati negli Stati uniti d’America.
Ha ricevuto diversi premi: nel 2011 il Premio Speciale della Giuria al Premio Internazionale Il Convivio per “Il brigante di Pietramarina”; nel 2012 il Premio Internazionale Il Convivio per “La grotta del fico nero”; nel 2013 il Primo Premio Nazionale Angelo Musco per “Il brigante di Pietramarina”; nel 2016 il Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti per “I monaci di Santu Stasi”; nel 2017 il Primo Premio al Premio Letterario Giovanni Pascoli per “Il brigante di Pietramarina”; nel 2018 il Primo Premio Metauros e il Primo Premio al Premio Internazionale Giosuè Carducci per “La baronessa di Gibilrossa”.